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Augusto


Augusto non lo avevo più visto né sentito.
Lo avevo chiamato un paio di volte, dopo la festa di Frances, ma non mi aveva risposto né aveva richiamato e io non avevo insistito.
Gli avevo mandato anche un timido sms nel quale gli chiedevo come stai, ma anche quello era rimasto senza risposta.
Il suo silenzio mi faceva incazzare anche perché era stato lui a chiedermi di chiamarlo e ora non solo non mi rispondeva ma mi metteva nella posizione di quello che insisteva.
Quella sera per essere perfetta doveva rimanere unica come dice Mina in Amanti di valore: E noi non ci incontreremo più come si fa tra amanti di valore. 
Di Augusto non ero innamorato la palestra di rimorchi del dopo Daniele mi aveva insegnato a non confondere amore con desiderio. C'era una canzone perfetta per ribadire questa differenza fondamentale Ma perché dei Matia Bazar  il cui testo non potrebbe essere più chiaro:
Se tu la notte non mi vieni a trovare trovare /non è importante per me/ non è l'amore che mi fa poi sognare/ ma la pazza voglia di te.
Decisi di ribadirglielo pubblicando sul mio blog paesaniniland il video della canzone con la dedica criptica per A seguita da una citazione da Cubetti di ghiaccio di Mina:
domani, con il sole dell'alba, questa notte un ricordo sarà.
Come dire il numero di telefono me lo hai dato tu non te l'ho chiesto io.

Passa del tempo.

Una sera che sono a cena da lei Frances mi chiede di Augusto e io ho da raccontarle solamente della sua scomparsa.
Lei mi dice è venuto a cena da me. E' molto nervoso perché vorrebbe frequentarti ma ha paura che tu possa innamorarti. 

Io mi innervosisco ancora di più e le spiego che trovo Augusto scopabilissimo ma niente di più. Frances, che era avanti anni luce, mi dice non devi dirmelo, lo so. 
Hai pure pubblicato la canzone dei Matia Bazar. 
Lui non aveva nemmeno visto il post. Ce l'ho fatto andare io "per caso". Lui nemmeno si era reso conto che la A. della dedica si riferisse a lui. Ci è rimasto. Non se l'aspettava. 
  
Un cretino.

Non mi ricordo se l'ho solo pensato o l'ho anche detto ad alta voce, in ogni caso Frances, che mi leggeva dentro, mi rispose, è giovane. Non sceglierteli giovani se poi non sai sopportare lo loro gioventù.

Decido  di rimanere alla larga da un narcisista come Augusto e di non chiamarlo nonostante le parole di Frances.

Poi arriva settembre.

Frances ha avuto l'ennesima colica dolorosissima e adesso ha una febbre strana.

Decide di andare in ospedale, al pronto soccorso. Mi chiede se ce la accompagno. Io devo farmi prima una doccia e da Montagnola all'ospedale ci metto almeno un'ora.
Le suggerisco di non aspettarmi e che la raggiungo lì. Al pronto soccorso vogliono ricoverarla per fare accertamenti.
Frances non vuole. Non ci metto troppo a convincerla.
Decide di rimanere e mi manda a casa.
Non vuole nemmeno che le vada a prendere un cambio. Domani, ci penserà Rob. Mi dice. Obbedisco.

Il giorno dopo la vado a trovare appena uscito da lavoro.
Saranno le 13.40 quando arrivo da lei.
Non si aspettava la mia visita.
Io faccio finta di non accorgermi della sua sorpresa.

Chiacchieriamo, Rob è stato efficientissimo nel portarle non solo il cambio ma tutto quello che serve in un ospedale.
Poi, out of the blue,  arriva Augusto, che non è sorpreso di trovarmi lì, come se sapesse di trovarmici  ma è contento di vedermi.
Io lo saluto appena ma non lo considero molto.
Non sono schermaglie, è che sono lì per Frances non per lui.
Poi, mentre Augusto si assenta per andare in bagno, Frances mi chiede se ci siamo dati appuntamento lì.
Io trasecolo. Non sento Augusto dalla sera che l'ho incontrato al suo compleanno e comunque non gli avrei mai dato appuntamento .
Per quanto mi riguarda è una coincidenza.
Frances mi dice Non credere. E' chiaro che è venuto per te. Vedrai che domani torna alla stessa ora.
Io credo che Frances sia ingiustamente gelosa, della stessa gelosia irrazionale che mi aveva indotto a non frequentarla quando stavo con Daniele, per via di alcune sue pretese che violavano un po' troppo la mia libertà personale, diciamo proprio un attacco ai miei diritti civili.

Le dico che non credo
Frances dice vedrai se domani non rispunta per caso quando ci sei tu. Io aspetto che Augusto torni dal bagno e la saluto, Augusto, che è appena arrivato,  rimane ancora con lei.

Il giorno dopo, in ospedale da Frances, Augusto non si vede e io sono lì per lì di dirle hai visto? ma prima di riuscire a farlo eccolo arrivare, serafico.
Saluta Frances e a me dice un ciao come fossimo marito e marito che si sono dati appuntamento al capezzale della malata.

Stavolta gli chiedo io se cene andiamo insieme. Augusto deve pensare che voglia parlargli, ma non per i morivi che crede lui.
Appena usciti dall'ospedale gli dico di evitare di andare a trovare Frances quando ci sono anche io  e gli spiego il perché.
Gli dico che basta organizzarci  comunicandoci quando pensiamo di andare a trovarla in modo da non far coincidere le nostre visite.
Però, aggiungo sarcastico, quando ti scrivo mi sa che stavolta dovrai rispondermi...

Augusto accusa il colpo, sorride imbarazzato,  mi chiede scusa e mi dice che temeva che io potessi innamorarmi di lui come era successo con GS.
Io gli rispondo che non sono GS e che non sono innamorato di lui. Se hai visto il post che ti ho dedicato sul mio blog sai che ti ho cercato non proprio per amore. 
Augusto mi sorride malizioso perchè ha tutti gli onori di un flirt e nessun onere e poi mi chiede che fai stasera? 
Gli rispondo Ti preparo la cena.

A casa mia sembriamo una vecchia coppia di amici che si racconta tutto il sesso fatto con gli altri. Lui si è visto con un dottorando tedesco di storia dell'arte, e ha rivisto GS, per tacere dei ragazzi incontrati su gay romeo. Le analisi sono risultate negative e ha voluto festeggiare.

Io ho avuto i miei soliti rimorchi ma non li riguardano.

Non ho intenzione di fare sesso con lui. Non lo trovo nemmeno più così bello. Ha due occhiaie nere stile panda che al compleanno di Frances non aveva.

E poi non voglio dargliela vinta.

Quando apriamo la seconda bottiglia di vino però, mentre lo stiamo sorseggiando, gli chiedo d'emblée  di tirarselo fuori.
Ho una foto di lui con l'uccello di fuori e un'espressione che significa me lo hai chiesto tu, classica scusa di chi vuole scopare senza assumersene la responsabilità.
Questa foto ovviamente non posso farvela vedere, però c'è.

Stavolta, dopo, son io che mi addormento lasciandolo sveglio e vigile.

Mi risveglio un paio d'ore dopo e lui è come un bambino che aspettava il risveglio di papà.

Ha il mio accappatoio addosso, si è fatto una doccia. Mi dice che si è annoiato che ha visto i miei libri ma il tempo non gli passava mai. Io lo guardo divertivo e gli dico che avrebbe potuto svegliarmi.
Mi dice che non ci aveva pensato.
Io lo tiro a me lui mi bacia, l'uccello gli si risveglia, fa capolino da sotto l'accappatoio, ne ridiamo, lui commenta che a volte pensa che lui abbia una vita autonoma che lui non controlla.
Io gli rispondo quindi vuoi dirmi che è solamente lui a essere contento di vedermi, e tu no? Allora è lui che devo chiamare. Ce l'hai il suo numero di telefono? Augusto non coglie la citazione e io nemmeno mi provo a spiegargliela, sono troppo indaffarato. fare altro.

Se ne va dopo, in piena notte. Non vuole rimanere a dormire da me. D'altronde io non insisto.

Quella è l'ultima volta che l'ho visto.

Ci siamo letti sui social, l'ho sollecitato invano di portarmi il cd di sua sorella, che canta e compone canzoni in un gruppo molto interessante, ma quando mi rendo conto che se aspetto che il cd me lo porti lui non lo riceverò  mai contatto direttamente il gruppo, mi risponde proprio sua sorella e mi faccio spedire il disco da lei.

Con Graziella rimaniamo in contatto su FB, quando lei si trasferisce a Londra brindiamo entrambi con del vino, telematicamente.
Poi  Augusto raggiunge la sorella a Londra e non abbiamo modo nemmeno di salutarci perché lui non sta più a Roma.

Augusto è a Londra quando Frances muore.

Non ne ho saputo più nulla.

Di lui mi rimangono i ricordi delle nostre due volte, e qualche foto mossa.

Beh, non tutte mosse.

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