Tutte le segreterie telefoniche (col piede nella vasca)
Non ricordo più come ne entrammo in possesso.
Probabilmente si trattò di un regalo di un amico di mia sorella, ma final-fucking-mente anche io avevo una segreteria telefonica, di quelle a compact cassette, che avevo potuto conoscere perché sia Patrick che Frances le usavano già da tempo.
Tra loro era nata una sorta di gara a chi incideva il messaggio in uscita più bizzarro.
Che si trattasse di Patrick che improvvisava canzoni sulla musica di Susan Vega, o Frances che improvvisava canzoni nel suo italiano
signora mia,
non sono quia,
ma se tu lasci tuo nome e tuo numero
quando io torno poi telefono, sulle note del Barbiere di Siviglia di Rossini, in quei giorni erano più le chiamate fatte per ascoltare i rispettivi messaggi in uscita che per lasciare davvero dei messaggi alla segreteria o come la chiamava Frances la secretària telefonica.
Uno dei capolavori di Frances, sempre sull'ouverture di Rossini, la vedeva commentare soave la bella musica italiana, dire la formula classica dei messaggi in uscita, non sono qui aspetta per il bis, etc. e poi non riuscire a fermare l'orchestra che incalzava con un ritmo sempre più serrato (Grazie, abbastanza, ehi voi coi violini abbastanza!!!) finché il bip giungeva sulla sua domanda disperata ehi ma come si ferma un'orchestra qui in italia?
Una grande scuola che mi aveva preparato per una serie di messaggi in uscita che erano delle vere e proprie narrazioni.
Così mi si poteva sentire in falsetto interpretare la segreteria che diceva che non c'era nessuno sono sola solo io, lasciate un messaggio e poi intervenivo con la mia voce normale dicendo che io c'ero e lottare con la segreteria mentre il bip giungeva quando chiedevo a mai sorella Silvia come si spegne la segreteria?!
Oppure il messaggio si apriva con il coro di bambini del Partito Comunista Cinese e io che, in cinese maccheronico, dicevo cose incomprensibili (oi chuan chi utzu raia lah) dove si capiva solo Aliszandro e Silvi-ah.
Oppure la saga di Star Trek, iniziata con la sigla della serie originale e la voce narrante che diceva
spazio ultima frontiera questa è la segreteria telefonica di Alessandro Gigi e Silvia che sono andati a esplorare nuovi mondi e nuove civiltà...
E poi un'altra, identica, ma solo con Alessandro e prima del bip una voce chiedeva dubbiosa e Gigi e Silvia? Gigi era il ragazzo di mia sorella che viveva con noi da qualche mese quello che secondo la stronza manteneva anche me...
Oppure, su una musica da ginnastica, un improbabile istruttore incitava ad alzare le gambe, soprattutto a me ,che battevo la fiacca perché pensavo solo a Star Trek e la musica da ginnastica si trasformava nella sigla della serie tv...
O, infine, io che, su una Musca da disco, invito tutti a venire all'Alpheus a festeggiare il Pride e il giorno dopo, la stessa musica e la mia voce, disperata, che diceva, ehi non riesco ad uscire da questa maledetta discoteca, venite a liberarmi!!!
Più raramente i messaggi in uscita li incidevamo io e mia sorella insieme, dal coro su No Woman No Cry di Marley che, in risposta alle prime guerre del golfo, diventava un politico No Soldiers No War a teatrini a due come quello che ci vedeva discutere su chi dovesse andare a rispondere al telefono e visto che nessuno dei due poteva.... bip!
Quella segreteria aveva spaventato zia Zizzi, che pensava io e mia sorella stessimo litigando davvero...
Più una malafede che un abbaglio perché della nostre voci divertite era chiaro si trattasse di uno sfottò.
Conservo ancora molti dei messaggi in entrata, da Anna che chiamava per ascoltare la segreteria di Star Trek tante e tante volte a Franco Brusati che commentava che non ci si capisce niente.
Dal mio amico Andrea che non mi beccava mai e continuava a lasciare messaggi sempre più disperati a varie amiche di mia sorella che lasciavano messaggi con la voce che tratteneva a tento una risata perché i miei messaggi in uscita erano esilaranti.
Avevo addirittura comperato una cassetta da 45 secondi perché ormai i trenta secondi standard non mi bastavano più...
Poi una volta che nel messaggio in uscita fingevo di non sentire per poi ribadire che si trattava di una segreteria telefonica (Pronto? Pronto?! Pronto! Questa è la segreteria telefonica...), trovai un messaggio dalla voce funerea di una preside di una scuola dove insegnavo, che mi chiedeva, di richiamare. Capii che l'era dei messaggi in uscita creativi era finita per sempre.
La segreteria telefonica ha cambiato il modo di ricevere le telefonate.
Così non subisci più la zia logorroica, il fidanzato mentre trombi con l'amante, l'amica di tua sorella che ti rompe mentre hai messo appena un piede nella doccia.
Da quando l'ho avuta ho sempre usato la segreteria come filtro. Il mio amico Luigi se ne adonta ancora oggi e infatti non mi chiama mai, dicendo che è una mancanza di rispetto.
Può darsi.
Ma, a parte il fatto che se vivi a casa con altre persone, le telefonate che ricevi non è detto che siano per te e allora la segreteria è meglio di un messaggio preso di fretta, che poi non si ricorda, e la grafia non è mai troppo leggibile (quando chiamava Mariù mamma, nonostante l'avessi corretta, continuava a scrivere Marju), a parte queste convenienze per conto terzi, il filtro mi consente di scegliere quando ricevere la telefonata senza subirla.
Non ora che devo uscire, o che sta per iniziare il film in tv, ma magari in un altro momento in cui sono solo e malinconico beh allora volentieri.
Quando il pomeriggio su Italia 1 davano star Trek, nel 1993-1994 alle 16.00 il mio pomeriggio era scandito da cosa faccio prima di Star Trek e cosa faccio dopo Star Trek. Tutte le mie amicizie lo sapevano e nessuna si azzardava chiamarmi durante Star Trek. Se c'erano telefonate durante io nemmeno mi disturbavo a sentire chi stesse chiamando.... O era per mia sorella o era qualcuno che non mi conosceva e che poteva aspettare.
Trovo difficile, oggi, pensare al tempo in cui la telefonata giungeva in casa quando voleva lei, non annunciata, non filtrata, non discriminata (nel senso di differenziare).
Certo potevi sempre dire perdonami non posso stare al telefono ora ma è un po' come quale persona che, magari sono sull'autobus, e rispondo al cellulare dicendo, non posso parlare ora. Che cazzo hai risposta fare allora????
La segreteria telefonica ci ha emancipate tutte dalle telefonate, sgradite, inopportune, invadenti.
Poi sono arrivati i cellulari e la linea telefonica casalinga serve solo per internet.
Una volta che la segreteria telefonica era a riparare, io aspettavo una telefonata da uno dei miei tanti spasimanti, che doveva confermare l'appuntamento. Io, confidando in un buon fine, mi stavo comunque facendo la doccia e preparandomi ad uscire, sapete che esco sempre in grande anticipo no? Almeno stavo cercando di farmi la doccia, perché venivo interrotto in continuazione dallo squillo del telefono, appena infilavo la prima gamba nella vasca, sempre.
Gamba nella vasca. Driiiin. Io mi precipito, nudo, al telefono ma è Dina, no Silvia non c'è, la segreteria è rotta, sìledicochehaichiamatociao.
Gamba nella vasca, driiiin. Nudo come prima ed è Antonio, scusa ti chiamo domani.
Gamba nella vasca e driin, ancora, sempre nudo di corsa ed è Frances con la quale mi sfogo, le spiego la situazione, mi incazzo insomaaah sto cercando di farmi la docciaaah e lei vai vai vai.
Torno in bagno. Gamba nella doccia ed è di nuovo il telefono.
Torno in corridoio, senza nemmeno correre, rassegnato, tanto so che non è lui. Rispondo pronto? e Frances, dall'altra parte del filo, ride a raffica e riattacca.
Ancora mi chiedo come abbia fatto a calcolare i tempi così bene da beccarmi col piede nella vasca.
Lo spasimante non confermò mai l'appuntamento, né quella sera né nessun'altra.
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