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Come tubetti del dentifricio



C'è stata una generazione che l'hiv lo ha conosciuto nella ferocia dell'aids conclamato, quando il sesso uccideva e tu ti ritrovavi falcidiato, falcidiata, nelle amicizie, negli ex, negli amori, negli affetti.

Nonostante abbia perso mia madre per l'hiv, non posso dire di aver davvero conosciuto la strage che il virus è stata per la generazione precedente alla mia.

Io appartengo alla generazione che non ha conosciuto l'aids conclamato ma l'hiv, col quale si convive tranquillamente.

Dopo aver tolto di mezzo mia madre, l'Hiv si è limitato a girarmi intorno, toccando amiche, ex, amori e rimorchi.

La prima è stata la mia amica Crisilde, prima ancora di mamma, che scopre di essere sieropositiva quando è in aids conclamato.
Cris ha perso quasi del tutto la vista ma oggi sta bene e non morirà prima come pretende mia sorella.

Poi ha toccato il mio ex Ulrico e lì il virus ci è quasi riuscito a raggiungermi.
Devo al mio karma di zitella se il virus non mi ha raggiunto e io che mi piango sempre addosso che tutti mi lasciano...

Poi è stata la volta del mio amico Guendalino, un pessimo coinquilino che se ne andò di casa lasciandomi 3 mensilità di affitto e bollette da pagare, e che invece di comperare il suo di dentifricio, usava il mio e si lamentava pure che non fosse di suo gusto.

Guendalino è un omone alto e grosso, dall'animo gattone, che si innamorava sempre del pischello sbagliato, proprio come me.

Però il suo modo di metabolizzare le sconfitte in amore ha sempre avuto un coté  autodistruttivo che a me, mio malgrado, manca.

Anche la sieropositività rientra in qualche modo in questo suo autolesionismo del cazzo (in both ways).
Guendalino è una di quelle persone che piace all'universo mondo.
Tutti e tutte se lo voglio portare a letto, uomini e donne. Tranne me.

Tanto per farvi capire che non esagero una sera, alla fermata dell'autobus, c'è un ragazzo molto bello. Io mi metto vicino a lui, così, solamente per godere della sua presenza. Guendalino mi affianca e dopo 2 minuti il tipo gli dà il suo di cellulare...
Ma vi pare?!?

Anche i miei amici di allora non solo gli scodinzolano tutti attorno, ma ci provano, ci escono, e in alcuni casi, ci riescono pure a scoparselo.

Ora, dando per scontato che Guendalino piaccia anche a me, i miei amici che ci provano con lui hanno tutti code di paglia mostruose perché si sentono delle merde nel volermelo togliere (vi è chiara la supponenza?)

Ora, ammesso e non concesso che a me Guendalino interessi, io non sono mai stato geloso dei miei rimorchi, anzi, se un mio rimorchio è condiviso in famiglia è una cosa carina, ecumenica, magnanima (magnacazzima?). E'  un po' come quando coi tuoi amici parli dello stesso libro che avete letto entrambi. Che ti avevo detto ? Non ne valeva la pena? Parliamo di rimorchio sessualgastronomico naturalmente, non di relazione sentimentale. Lì non sono affatto ecumenico.

Comunque. I miei amici adolescenziali e vigliacchi invece di chiedermi apertamente Aho ma che te scoccia se esco con Guendalino? al che io risponderei non vedo perché dovrei  e anche proteggiti (Guendalino non è uscito fuori dall'armadio riguardo la propria sieropositività e non tocca certo a me fargli outing...) mi nascondono che ci escono e quando scopro che me lo hanno nascosto e chiedo loro  perché  mi rispondono, più scocciati che imbarazzati,  eh non sapevo come l'avresti presa.

Ancora?!?

Fossimo in un film in quel momento si vedrebbe un flashback della mia strage colla lupara  al funerale di mamma. Solo che stavolta invece di falcidiare  zia Maria, il prete, e Mariù!, falcidierei Paolino (lo so un quarto Paolo, ce ne sarà pure un quinto, non dubitate) che è stato quello a darmi questa risposta del cazzo (stavolta solo metaforica).

Ecco, questa grettezza maliziosa dei froci, di certi froci, o, se preferite, dei froci che frequento io, non la sopporto proprio.
Paolino evidentemente pensa che io ci sarei rimasto male per Guendalino perché Paolino al mio posto ci sarebbe rimasto male LUI.

Credo che in realtà ci sia anche un altro motivo un po' più sottile.

Io non sono mai stato un frocio sul mercato.
Non nel senso che non mi do.
Fosse per me mi darei a tutti quelli che mi piacciono.
Diciamo che nessuno mi ha mai lasciato il suo cellulare alla fermata dell'autobus, ecco.

Intendiamoci.
Ho avuto i miei rimorchi e anche tanti. Certe volte tre diversi nello stesso giorno (15 anni fa quando ancora mi reggeva la pompa ...ehm) ma li ho sempre fatti via internet mai di persona, dal vivo.
Non ci so fare sul mercato dell'usato...

Paolino deve aver pensato che, visto mi stava scalzando sul mercato dell'usato, visto che lui riusciva a  fare con Guendalino quel che, secondo lui,   non riusciva di fare a me, mi stava sbaragliando, umiliando, sorpassando... di qui l'imbarazzo e il profilo basso. Paolino era venuto a prendere Guendalino sotto casa ma non aveva pensato di salire e salutare me altrimenti doveva giustificare l'uscita a due e perché non invitata a uscire anche me.

Nemmeno  Guendalino mi aveva detto che era Paolino ad aver citofonato ed era sceso con la faccia di chi ti sta fregando il fidanzato...
Quando l'ho scoperto si è imbarazzato come non ha fatto nemmeno quando se ne è andato lasciandomi i buffi...

Capite che manica de bugiardi i miei amici froci?

Tranquille! Non frequento più nessuno dei due.

Comunque il non saperci fare sul mercato dell'usato non è necessariamente un male.

Perché di solito i froci sul mercato, dopo la scopata, rimangono lì buttati per strada, come un tubetto di dentifricio mezzo spremuto ma non  svuotato e ...avanti il prossimo!

Non è moralismo il mio e nemmeno invidia.

Io dopo avere usato il dentifricio, il tappo lo rimetto sempre a posto e poi parifico la distribuzione della pasta dentifricia così, per senso dell'ordine, per praticità:  un tubetto con la pasta dentifricia tutta da una parte e il vuoto tutta dall'altra sta in piedi meglio nel contenitore sul lavandino.

Fuor di metafora. Anche in un incontro sessualgastronomico ho di fronte una persona e non un oggetto sessuale. Ed è bello dopo l'orgasmo rimanere lì a parlare ancora appiccicaticci di sudore e di sperma.

Odio quelli che subito dopo vanno in bagno e si puliscono.

Certo francamente di alcuni sono felice che se ne vadano.
A volte capita che  quando sei a letto con qualcuno,  proprio lì durante il rapporto, quello dice qualcosa di sbagliato... Ma chi ha il fegato di dirgli vattene?

Oggi smetterei.

All'epoca no. Altrimenti come riuscivo ad averne tre nella stessa giornata?

Una volta un ragazzo molto carino ma non canonicamente il mio tipo, poco sbarbatello e tanto uomo nonostante avesse solamente  25 anni, mentre siamo ancora sull'autobus andando a casa mia per farlo, mi dice che è sieropositivo.
Me lo dice prima capite?
Me lo dice con grande difficoltà perché è sicuro io scappi via alla velocità della luce.
Io invece me lo porto a casa, me lo bacio tutto e ci faccio l'amore con un piacere che si riflette nei suoi occhi pieni di gioia.

Non tutti sono stati così decenti da dirmelo prima. 

Così se mi sono preso l'Hbv (il virus dell'epatite b) non come pensavo perché non mi sono protetto ma perché non me lo hanno detto. Me lo ha fatto capire la mia epatologa che oggi è in pensione.

Quando le dissi, i primi tempi in cui ero in cura, nel 2013, che la responsabilità era anche mia che non mi ero protetto.

Lei mi rispose molto energicamente: e no signor Paesano! Se lei va in giro per strada e le sparano non dice mica  che è colpa sua se non ha indossato il giubbetto antiproiettile! E' il suo amico che doveva dirle prima che aveva l'epatite.

Già. Bastava me lo avesse detto prima.

Gli sono grato me lo abbia detto almeno dopo (me lo disse la seconda volta che ci siamo visti, un secondo prima che io glielo prendessi in bocca... giuro) altrimenti oggi sarei col fegato in pappa.
Non ebbi ittero e altri sintomi e se non me lo avesse detto me ne sarei accorto molto più tardi, forse troppo tardi.

In realtà se mi sono preso l'hbv è per una mia mancanza di informazione: pensavo che tutte le ist si prendessero con le stesse modalità dell'hiv cioè contatto diretto sangue sangue o sangue sperma o sangue secrezioni vaginali.
Invece no.
Basta un blandissimo contatto fra mucose.
E sono mucose la bocca, la gola, il glande, la patata, l'occhio, l'ano.
Senza eiaculazione. Senza liquido preseminale.
Una timida leccatina  di cappella e ti becchi il virus dell'epatite e tutte le altre ist, proprio come è successo a me.

Lo avessi saputo allora non avrei soffilavorato con tanta leggerezza... cioè senza protezione.

Certo trovo poco etico che una persona che sa di essere sieropositiva non si tuteli e non tuteli facendo sesso non protetto. Non pretendo che lo dica. Anche perché non c'è bisogno.
Chiedere di fare sesso protetto non tradisce il tuo stato sierologico, è solo una richiesta di buon senso.

Un anno dopo che ero in cura mi capita di soffiolavorare un ragazzo che, subito dopo che se ne viene (e io mi tengo a distanza dal suo eiaculato per generici motivi precauzionali) mi invita  a non toccare il suo sperma, come io avessi mostrato l'intenzione di farlo, dicendo attento che io non voglio responsabilità, come fosse la cosa più naturale del mondo. Eh già lui non voleva responsabilità. E infatti si era ben guardato da dirmi che è sieropositivo.

Anche lui me lo ha detto dopo.

La volta successiva che vado dalla mia epatologa le dico che devo fare un test Hiv e le spiego il perché.
Al che la dottoressa, esternando rassegnazione,  mi fa: Signor Paesano, ma allora lo dica: dottoressa amo il rischio. Mi piace guidare bendato. Solo un chilometro!

E' uno spreco che una donna con uno spirito così sia in pensione.
Nella remota possibilità che legga queste mie righe la saluto e la ringrazio per tutto quello che ha fatto per me.

La possibilità di essermi preso l'Hiv per un soffiolavoro senza eiaculazione in ore (e senza precum) è bassa. Biologicamente possibile, ma bassa.

E infatti non me lo sono preso.

So far. Insciallah.

Credo che il buonsenso debba guidarci e dirimere tutte le nostre faccende di sesso.

E che proteggersi è sempre meglio di non proteggersi.

Che prendersi l'hiv è sempre brutto sia che ti capiti senza fare sesso, come è successo a mia madre, sia che ti capiti per tua disinformazione (come è successo a me con l'Hbv), sia che ti capiti per superficialità, per autolesionismo, perché ti va di fare sesso non protetto, come quel mio certo amico che beve ogni santo fine settimana tutti quelli che riesce a bersi in darkroom (devo ammetterlo: al di là del rischio sotto sotto lo invidio).

Siamo tutti schizofrenici noi maschietti. Pronti a misure al millimetro la bellezza di chi ti vuoi fare, per quanto soggettiva e varia, sempre basata sulla magrezza e sulla gioventù (e quindi io sono out), ma poi tutti dediti a comportamenti che vanno contro il corpo giovane armonioso e sano e non mi riferisco solamente al sesso non protetto ma anche al bere alcool, al fumare tabacco e usare qualsiasi tipo di sostanza chimica.

Belli, giovani (e ricchi) quanto ti pare. Ma sempre fusi, sballati e a giocare alla roulette russa con l'hiv.

Ma perché?




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